Curiosità e benefici del cotogno
Eccoci giunti a novembre e per gli indecisi che non sanno scegliere tra mela e pera, il cotogno o, mela cotogna, rappresenta un buon compromesso. E quando “siamo alla frutta” e l’indecisione a tavola regna sovrana, soprattutto nel periodo autunnale, la natura regala tantissimi prodotti eccezionali. Perché allora scegliere tra una mela o una pera se, in realtà, si possono avere tutte e due pur mangiando un solo frutto? Questo è il privilegio di chi conosce il cotogno, un po’ mela ed un po’ pera, che rientra a pieno titolo tra i cosiddetti “frutti dimenticati” ma che, comunque, rappresentano una grandissima risorsa, sia per la fruttiera sia per i benefici che determinano sull’organismo.
Per conoscere bene il cotogno, ci soffermeremo sulle sue caratteristiche, sul suo sapore e, naturalmente, sulle sue straordinarie proprietà che lo rendono indispensabile nella lista degli alimenti di chi vuole e sa mangiare in modo sano e salutare. Protagonista indiscusso della merenda autunnale dei bambini fino agli anni ’60, da questo momento in poi il cotogno comincia a diventare un frutto sempre più raro.
L’albero di cotogno affonda le sue radici nell’Asia Minore nel Caucaso, per poi diffondersi con grande successo nei paesi del Mediterraneo e ad “assumere gli occhi a mandorla” arrivando sulle tavole anche in Cina. L’Italia ha “cullato” il cotogno fino a 50/60 anni fa mentre oggi, come abbiamo detto, lo fa rientrare nell’elenco dei frutti dimenticati, ma necessariamente da riscoprire.
Cotogno: caratteristiche generali
Non è un melo, non è un pero, ma l’albero di cotogno – il cui nome scientifico è Cydonia oblonga Mill., rientra nella famiglia delle Rosacee e, più nello specifico, appartiene alla specie delle Pomoideae. Prima caratteristica del cotogno è che questo albero può far nascere due tipologie di frutti diversi. È da non credere, ma è la realtà: i suoi frutti vengono distinti in base alla forma che conferisce loro determinate peculiarità: saranno mele o saranno pere? I cotogni, infatti, possono ricordare uno di questi due frutti tradizionali rispetto ai quali sono caratterizzati da una certa asimmetria, dalla variabilità della loro grandezza e del loro sapore. Infatti, possono essere o maliformi oppure piriformi, ma vediamo di cosa si tratta.
Il cotogno si presenta come un frutto il cui epicarpo assume la colorazione dell’oro, di un giallo intenso ed è ricoperto da una specie di peluria che va via man mano che il frutto matura. La polpa non è dolcissima e tende ad ossidarsi molto facilmente, mentre i semi del cotogno sembrano essere tenuti insieme da una certa abbondanza di mucillagine e sono tantissimi.
Si presenta come un albero robusto e resistente alle basse temperature, per affrontare le quali però ritarda la maturazione dei suoi frutti presenti in natura in tantissime varietà, seppur riconducibili alle due categorie sopracitate. Sono maliformi, infatti, i cotogni chiamati “Mollesca”, “Champion”, “Tencara”, “Del Portogallo”, “Ronda”, mentre rientrano nella categoria dei piriformi i cotogni di Bazine, Smirne, Lescovatz, Gigante di Vrania. Ognuna di queste “cultivar” varia per caratteristiche principali e per sapore e presenta una grandissima varietà per l’intero periodo autunnale. Chiaramente, per essere raccolti, questi frutti dovranno aver raggiunto il perfetto stadio di maturazione ed il periodo ideale per gustarli è quello che va da settembre ad ottobre, in cui la raccolta è abbondante e generosa. Il cotogno, però, non può essere consumato se appena raccolto in quanto risulterebbe duro e dal sapore non piacevole, mentre è eccellente se cotto.
Il prodotto per il quale si presta meglio l’impiego di questo “frutto dimenticato” è senza dubbio la confettura alla quale viene dato l’apposito nome di “cotognata”.
Perché coltivare il cotogno?
Chi pensa che la coltivazione del cotogno sia ad appannaggio esclusivo di chi vuole assaporare i suoi frutti, potremmo dire che dice mezza verità. Infatti, questo albero è il sogno di tutti coloro che hanno il pollice verde: è considerato bellissimo per i suoi fiori con cinque petali bianchi o, alle volte, di un rosa molto delicato. In tantissimi lo piantano proprio per raggiungere l’obiettivo di “decorare” in modo ornamentale il proprio spazio all’aperto.
Il cotogno, che raggiunge al massimo i 4.5/5 metri di altezza, si caratterizza per le sue piccole foglie caduche che lo rendono spoglio con l’arrivo dell’inverno, non pregiudicando la sua resistenza e la sua robustezza. Bisogna provvedere alla messa a dimora nel periodo primaverile e, in particolare, nei mesi di marzo ed aprile. Si tratta, tra l’altro, di una pianta che non ha bisogno di particolare cura ed attenzione dato che ha anche necessità di poca acqua.
Cotogno: i frutti
Pero o melo che sia, il cotogno dà vita a frutti dalle dimensioni importanti la cui forma può essere rotondeggiante oppure allungata e, quindi, ricordare rispettivamente o quella delle mele oppure quella delle pere. Qualsiasi sia la tipologia prodotta, i frutti del cotogno sono ricchissimi di semi ed una volta aperti, la polpa tende al giallo chiaro ed è molto dura.
Attenzione però a consumarli freschi: i cotogni contengono una notevole quantità di tannini, oltre che di pectine e potrebbero determinare un effetto particolarmente astringente. Proprio per non incorrere in questo problema, sarà sempre opportuno che questi frutti dimenticati vengano consumati dopo essere stati cotti. Non a caso sono ideali per la preparazione di confetture per la farcitura dei dolci più tradizionali.
Cotogno, proprietà e benefici: L’alleato dell’apparato digerente
Si tratta di un frutto che merita la giusta attenzione grazie alle sue straordinarie proprietà nutrizionali ed ai benefici che è capace di determinare sull’organismo. Di forma meliforme o piriforme che sia, è un frutto che si caratterizza anche per il suo straordinario profumo: la presenza notevole di pectina lo rende un perfetto alleato della salute per il controllo della glicemia e contrasta la presenza del colesterolo nel sangue, proprietà che gli permettono di essere utile per prevenire le patologie cardiovascolari.
Alleato dell’intestino, favorisce la sua motilità e contrasta la stitichezza, oltre a fungere da antinfiammatorio. Tra le proprietà benefiche del cotogno non può essere sottaciuto il fatto che si tratta di un frutto ricchissimo di minerali, come il potassio, indispensabili per l’organismo. Ogni 100 grammi di prodotto, il cotogno conta circa 55 calorie e ciò lo rende perfetto come spuntino di metà mattinata o metà pomeriggio. Se consumato regolarmente, la mela cotogna idrata particolarmente la cute e contrasta l’invecchiamento delle cellule, prevenendo la comparsa delle rughe.
Non solo, se preparato come decotto, il cotogno rientra tra i più classici ed efficaci “rimedi della nonna” e diviene un toccasana contro il mal di gola e la tosse ed anche un rimedio utile per contrastare l’inappetenza. Infatti, nel caso specifico, è consigliato come integratore nell’alimentazione dei bambini proprio per le sue proprietà benefiche.
Cotogno: Curiosità
Anche se si parla di un frutto dimenticato, il cotogno vanta una storia millenaria ed è figlio di una leggenda: al tempo degli dei il cotogno era considerato l’emblema della fecondità ed un augurio di fertilità per tutti i novelli sposi, grazie alle sue eccezionali proprietà.
Non era un caso che fosse un alimento indispensabile per i banchetti e per le cerimonie e che fosse considerato un frutto potente e pregiato. Mela o pera cotogna, questo albero è davvero prezioso per i suoi frutti pregiati che, seppur considerato “dimenticati”, meriterebbero di tornare a colorare le tavole di tutta la Penisola. In particolare al Sud, il cotogno è ancora oggi molto apprezzato, soprattutto in terre quali quelle della Sicilia, Campania e della Puglia dove rimane protagonista della fruttiera.
Insomma, il cotogno merita di essere riscoperto sia per la bontà del frutto, sia per i suoi fiori meravigliosi che decorano i giardini e, naturalmente, anche per la semplicità ed il poco impegno che richiede la sua coltivazione. Un frutto principe, insomma, che è considerato un ottimo amico della sana alimentazione e delle buone abitudini in tavola.
Buon autunno, con il cotogno!