Frutta e verdura per contrastare i pollini
Con l’arrivo della primavera per molte persone si apre il periodo delle allergie: fazzoletto sempre in mano o sonnolenza da antistaminico?
Ardua scelta che non risolve mai completamente la situazione. Un aiuto fondamentale ci arriva dall’alimentazione. Sì perché la scelta di frutta e verdura può influire sulle manifestazioni allergiche. Premesso che questi consigli hanno una valenza scientifica, non possono considerarsi sostitutivi per nessun motivo del parere medico. Vediamo però come ciò che portiamo in tavola può aiutarci a calmare le allergie.
Perché frutta e verdura influenzano le allergie?
Bella domanda! – potremmo dire. Ma le motivazioni che spiegano perfettamente perché sì tende a soffrire il freddo sono da ricercare nella sensibilità dei cosiddetti termo ricettori, ai quali è affidato il compito di regolare la temperatura del corpo e mantenere una “comunicazione” con i neuroni dell’ipotalamo. È proprio la loro azione congiunta che consente di avvertire il freddo, così come il caldo, e di preparare la risposta dell’organismo che produce o disperde calore, a seconda dei casi. Però, anche in presenza di una temperatura corporea normale è possibile che il freddo sia per qualcuno un gran nemico dal quale difendersi e ripararsi. Ed allora, non solo sciarpone e cappotti pesanti: il segreto per “alzare la temperatura” parte anche dalla tavola.
Gli alimenti di origine vegetale possono scatenare nelle persone con allergia da polline delle reazioni, le così dette allergie crociate o cross reazioni, che apparentemente non sono correlate tra loro ma hanno invece un forte con i pollini che provocano riniti e febbre da fieno. Alla base c’è una risposta immunitaria nei confronti di proteine simili fra loro. Il fenomeno delle reazioni crociate si verifica perché in molti alimenti sono presenti molecole simili a quelle presenti nei pollini. Queste vengono riconosciute dal sistema immunitario anche per ingestione e si innesca così la reazione. Capita così con una certa frequenza che chi è allergico a un polline lo sia anche a un cibo.
Quali sono le allergie crociate più diffuse?
Il 70% delle persone allergiche ai pollini soffre di reazioni crociate con gli alimenti. Spesso anche chi è allergico agli acari della polvere ha lo stesso problema. Vediamo quali sono le cross reazioni più diffuse:
- Allergia al polline di betulla e l’allergia alla mela o alle nocciole.
- Allergia alle graminacee e conseguente allergia al frumento, al cocomero, al melone, ai limoni, alle arance, alle prugne, alle pesche, alle albicocche, alle ciliegie, ai kiwi, ai pomodori e alla frutta a guscio come mandorle e arachidi;
- Allergia alla parietaria e allergia quindi al basilico, ai piselli, al melone, alle ciliegie e ai pistacchi.
- Allergia alla betulla e allergia alla mela, alla pera, alla fragola, ai lamponi, alle prugne, alle pesche, alle albicocche, alle ciliegie, alle mandorle, al sedano, al finocchio, alle carote, al prezzemolo, al kiwi, alle arachidi, alle noci e alle nocciole.
Quali sono gli effetti di una allergia crociata?
I sintomi sospetti compaiono quasi immediatamente e possono essere localizzati al cavo orale o un’acutizzazione della manifestazione allergica usuale – aumento quindi di raffreddore o febbre da fieno. Per una soglia di allergia normale e una risposta immunitaria base, il coinvolgimento del cavo orale può limitarsi a pizzicore della lingua e della gola durante l’ingestione degli alimenti. Nei casi più gravi o di sovra accumulo – per esposizione prolungata ai pollini o introduzione di più alimenti scatenanti reazioni crociate – possono insorgere vere e proprie crisi respiratorie, asma o addirittura shock anafilattico. Per questo è molto importante procedere velocemente al consulto con un allergologo. Fortunatamente non tutti gli allergici ai pollini manifestano anche reazione crociate con gli alimenti di origine vegetale.
Consigli utili per combattere l’allergia ai pollini
Ecco una serie di consigli utili su come comportarvi se siete allergici ai pollini e volete aiutarvi con l’alimentazione.
- E’ importante conoscere le piante e le erbe che liberano i pollini a cui si è allergici.
I periodi di fioritura sono diversi e determinano la concentrazione di polline nell’aria e quindi la maggior sensibilità agli alimenti. Esistono i calendari dei pollini, di solito realizzati da enti locali (ASL, Ospedali, ecc.) ma che potete vedere comodamente anche online, che forniscono anche dati aggiornati in tempo reale sulla concentrazione dei pollini nella vostra zona e “previsioni” a breve termine. Tenervi informati può consentirvi di personalizzare la dieta in funzione della vostra allergia. - Consumate principalmente frutta e verdura che non contiene gli stessi reagenti dei pollini a cui siete allergici
- Con la cottura o il riscaldamento molte proteine vengono distrutte, cosa che rende gli alimenti innocui. Per questo consigliamo di limitare l’utilizzo a crudo di frutta e verdura cross reagente.
- Alcune di queste proteine cross reagenti si trovano nella buccia: mangiando quindi il frutto sbucciato si possono evitare i disturbi che si manifestano per contatto sul cavo orale.
- Adottare particolare attenzione anche nella corretta conservazione del cibo all’interno del frigorifero aiuta a prevenire e ridurre i casi di contaminazione tra un alimento e un altro: non tenete diversi tipi di verdura e frutta a contatto diretto ma separateli possibilmente in diversi sacchetti di carta.
Bevande calde come tisane e tè, soprattutto quello verde ricco di antiossidanti/antinfiammatori, si rivelano utili per combattere i sintomi allergici (tosse, congestione nasale) perché migliorano l’idratazione e attenuano i sintomi stessi.
Ognuno manifesta reazioni diverse quando si parla di allergie per questo è utile sapere che ci sono alimenti che influiscono sulle reazioni allergiche da polline ma poi è meglio valutare una dieta personalizzata in accordo con il proprio medico così da poter godere appieno della primavera.