Guida completa per evitare lo spreco alimentare
In questo periodo ci siamo ritrovati a poter gestire una risorsa preziosa che in tempi “normali” era scarsa e rara: il tempo. E da buoni italiani, in molti ne abbiamo dedicato tanto a cucinare, recuperare ricette e – diciamoci la verità – anche a fare la spesa: sia per avere un “buon motivo” per uscire di casa sia usufruendo delle piattaforme online. Infatti non solo i grandi supermercati inviano la spesa a casa ma anche le piccole attività commerciali in ogni comune si sono attrezzate con e-commerce o gruppi di delivery.
Qui di seguito vogliamo anche noi fare la nostra parte e fornirvi una guida completa per evitare gli sprechi alimentari. Ecco tutte le indicazioni per fare e conservare la spesa in modo super efficiente e qualche trucco per riutilizzare degli scarti che di solito, ahinoi, vanno direttamente in pattumiera.
Quanta frutta e verdura comprare
Secondo le linee guida per un’alimentazione sana e bilanciata ogni giorno dovremmo consumare 3 porzioni di frutta e 2 di verdura. Il consiglio è valido per tutti: adulti, bambini, uomini e donne, che in questo modo possono avere un buon apporto di fibre, vitamine e minerali. Ma a quanto corrisponde una porzione? La singola porzione di frutta è circa 150 grammi e cioè un frutto di medie dimensioni – una mela, una pera o un’arancia – oppure due frutti piccoli come ad esempio susine e albicocche. Per la verdura occorre distinguere se si consuma cruda o cotta. Se si consuma cruda la porzione è di 50 grammi, ma se si intende cuocerla, prima della cottura il peso deve raggiungere, al netto degli scarti, almeno 200 grammi. Con queste informazioni si può fare un rapido calcolo per valutare il fabbisogno di frutta e verdura della propria famiglia e riuscire così a fare una spesa, il più possibile, oculata.
Ecco una tabella per trasformare da peso a numero di pezzi frutta e verdura. Per 1 kg di prodotto il numero di pezzi/mazzi.
Catalogna | 3 |
Erbette | 4 |
Coste | 3/4 |
Cavolo cappuccio | 1 |
Insalate | 2/3 |
Porri | 2/4 |
Sedano | 1/2 |
Verza | 1 |
Barbabietole | 4/6 |
Cavolfiore | 1 |
Finocchi | 3/4 |
Sedano rapa | 2/3 |
Zucchine | 7/8 |
Cetrioli | 5/6 |
Mele | 6/8 |
Banane | 6/8 |
Pere | 8 |
kiwi | 10 |
Limoni | 10 |
Albicocche | 10/12 |
Nespole | 8/10 |
Pesche | 6/8 |
Come conservare al meglio frutta e verdura
Le indicazioni sono quelle di contenere il numero di volte in cui usciamo per andare a fare la spesa. Cosa possiamo fare, quindi, oltre a calcolare bene quanta frutta e verdura comprare? Sicuramente è importante conservare correttamente le nostre scorte.
Per evitare che la verdura perda freschezza, dopo aver consumato le prime porzioni crude, si può bloccare il processo di deterioramento grazie alla sbianchitura. La sbianchitura non è altro che la cottura dei vegetali che si fa per bloccare il processo di deterioramento degli enzimi. Basta sbollentare il tutto velocemente, passare in acqua e ghiaccio e poi riporre in freezer in modo che gli enzimi si disattivino e non portino il cibo a degradarsi. Se invece siete amanti dell’insalata attenzione a quale acquistate perché di solito dura pochi giorni in frigorifero; la varietà iceberg è l’unica che si mantiene anche due settimane e proprio per questo viene chiamata sempreverde, anche se verde non è!
Per la frutta, invece, suggeriamo la conservazione in frigorifero: le diverse tipologie di frutta andrebbero separate in sacchetti di carta e non di plastica per evitare la condensa che potrebbe guastarle più velocemente. Se tra i frutti che avete acquistato ci sono delle mele, prestate attenzione che non stiano a contatto con altra frutta perché sono in grado di accelerare il processo di maturazione. Se invece tenete la frutta fuori dal frigo vi sveliamo un segreto: mettete un tappo di sughero per mantenere la polpa soda più a lungo.
Soluzioni alternative per conservare frutta e verdura
In quanti modi si possono consumare frutta e verdura? Tantissimi! Le verdure si prestano a molte preparazioni che consentono il consumo anche molto tempo dopo. Oltre a consumarle fresche e crude, oppure sbollentate e surgelate, si possono ovviamente preparare sottaceto e sottolio.
Giardiniera sottaceto: la giardiniera sottaceto si conserva per 3 mesi, purché il sottovuoto sia avvenuto correttamente e i barattoli siano conservati in un luogo fresco e asciutto, al riparo da fonti di luce e calore. Si consiglia di attendere almeno un mese dalla preparazione. Una volta aperto ogni barattolo, va conservato in frigorifero e consumato in 3-4 giorni al massimo. La preparazione è molto semplice: le verdure scelte – peperoni, cavolfiore, sedano, cipollotti, fagiolini per esempio – vanno fatte bollire in pentola con metà acqua e metà aceto, 30 gr di sale e 30 gr di zucchero e a piacere pepe nero, alloro e bacche di ginepro.
Una volta pronte le verdure vanno lasciate raffreddare e poi messe nei barattoli sterilizzati con il liquido di cottura filtrato fino ad un dito dal bordo. Chiudere bene il tappo e bollire il vasetto per pastorizzare. Consulta le linee guida ufficiali per la conservazione casalinga sul sito salute.gov
Verdure sottolio: la procedura per il sottolio è simile. L’olio però non è un conservante a sicurezza garantita poiché non è in grado di rendere inattivi i batteri che si possono formare nelle verdure per questo, se si desidera fare conserve sottolio, è necessario acidificare preventivamente tutti gli ortaggi e gli aromi che si andranno a utilizzare. Le verdure devono essere quindi sbollentate in acqua e aceto e poi ricoperte di olio una volta in vaso. Stessa procedura per la sterilizzazione e conservazione del prodotto. Consulta le linee guida ufficiali per la conservazione casalinga sul sito salute.gov
La frutta matura può essere poi impiegata per fare dolci, frullati e marmellate. Sono tante le idee che si possono realizzare con la polpa matura della frutta oltre berne la parte più ricca di sostanze nutritive con l’aiuto di una centrifuga, di un estrattore o di un semplice frullatore.
Come usare al meglio frigorifero e congelatore
Tutti i giorni riponiamo la nostra spesa nel frigorifero e nel congelatore ma siamo certi di usarli al meglio? Facciamo un po’ d’ordine:
Frutta e verdura fresca vanno riposte nei cassetti in basso del frigorifero. I cassetti non sono la parte più fredda del frigo, pertanto è il luogo ideale per evitare che frutta e ortaggi si rovinino con il freddo eccessivo. Attenzione a disporre sempre gli alimenti lontano dalle pareti per evitare che si congelino. Frutta e verdura come abbiamo visto si possono congelare.
–Verdura: non tutte le verdure si possono congelare. Ci sono verdure che contengono molta acqua, come per esempio i cetrioli o l’insalata, che non possono essere congelati. In linea di massima potete considerare che se non avete mai visto una verdura di quella varietà in vendita nel reparto surgelati al supermercato molto probabilmente è perché non si può congelare. Prima del congelamento le verdure devono essere sbianchite, tagliate a pezzetti (mai surgelare la verdura intera) e infine riposte in sacchetti per alimenti. Tempo di conservazione: 12 mesi.
–Frutta: quella piccola, come i frutti di bosco, si conserva comodamente in sacchetti alimentari; quella grande, come le pesche, dev’essere passata in uno sciroppo a base di acqua e zucchero o ricoperta di zucchero; gli agrumi si conservano a spicchi o sotto forma di succo. Tempo di conservazione: 8 mesi.
Per ottimizzare anche la “spesa energetica”, è importante regolare la temperatura del congelatore tra -15°C e -18°C. Abbassarla ulteriormente non serve a nulla, anzi: ogni grado al di sotto non aiuta in alcun modo la conservazione dei cibi, ma fa aumentare la bolletta.
Scongelare è altrettanto importante di congelare. E’ necessario evitare il deterioramento delle caratteristiche organolettiche degli alimenti. La temperatura di 4°C è quella ideale per scongelare anche i cibi più delicati come la frutta e le verdure. Il consiglio è quindi di effettuare prima un passaggio in frigorifero, per poi mangiare o cucinare l’alimento una volta scongelato.
Qualche idea creativa per recuperare gli scarti di frutta e verdura
Abbiamo fatto del nostro meglio per calcolare la giusta quantità di frutta e verdura da acquistare per soddisfare il fabbisogno settimanale di tutta la famiglia, l’abbiamo ben divisa tra frigorifero e congelatore con le dovute accortezze e ne abbiamo stoccata anche un po’ in dispensa sotto forma di giardiniera e sottoli. Cos’altro potremmo fare per essere davvero sicuri di non sprecare nulla? Ecco qualche idea da realizzare facilmente!
- Utilizzando la cottura a vapore, bollendo o scottando le verdure e le radici, ci rimane un’acqua contenente moltissimi elementi nutrizionali preziosi. Non buttiamola ma utilizziamola per arricchire di sapore i risotti, allungare i sughi o sfumare e saltare carne e pesce. L’acqua di cottura si può anche conservare in freezer, magari congelandola nei sacchetti per fare i cubetti di ghiaccio – così da avere sempre perle di brodo vegetale pronte all’uso.
- Se scegliamo frutta e verdura biologica, alcune parti, come nel caso delle bucce di cetrioli, di anguria, meloni, papaia e mango, possono essere utilizzate per aromatizzare acque toniche e fresche, creando così delicate e dolcissime bevande dissetanti. Basta semplicemente lasciare le bucce, tagliate e precedentemente lavate, in infusione in acqua naturale per 20-30 minuti prima di consumare la bevanda.
- Avete mai cucinato delle ricette con gli scarti vegetali in cucina? Quale può essere lo “scarto” che può diventare l’ingrediente prezioso nella vostra cucina? Le parti di scarto di finocchi, gambi di carciofo e asparago, sedano e le bucce ben lavate di carote e patate bio, possono integrarsi perfettamente nelle vellutate preparate in casa.
- Per preparare infusi e tisane potrete utilizzare alcuni scarti della frutta, come il cuore delle mela e le scorze di agrumi. Tenete da parte le scorze di arance, limoni e mandarini, lasciatele essiccare e sminuzzatele nel mixer da cucina. Le potrete aggiungere alle foglie di tè per aromatizzare le vostre bevande o nella preparazione delle tisane casalinghe. Potete fare lo stesso con le bucce di mela e pera essiccate.
Quando gli scarti delle verdure sono inadatti ad essere riutilizzati in cucina per la preparazione di ricette, possiamo utilizzarli in giardino e sul balcone. E’ infatti possibile coltivare numerosi ortaggi a partire dagli scarti. La base della lattuga, dei cipollotti, del sedano e dei porri interrate in vaso o nell’orto porteranno alla nascita di nuove piantine. Si può fare lo stesso con la parte superiore delle carote: in questo caso non otterremo nuovi ortaggi ma delle sementi utili per il prossimo raccolto. I bambini di casa saranno felicissimi di seguire l’esperimento. Se non avete abbastanza spazio per coltivare delle nuove piantine ma avete dei vasi di fiori, potete utilizzare gli scarti sminuzzati come compost. Vedrete la differenza!