Si fa in fretta a dire nespola
Il termine generico di nespole provoca spesso un po’ di confusione, poiché è utilizzato indifferentemente per due distinte specie: il nespolo comune, o europeo, e il nespolo del Giappone. Entrambi appartengono alla grande famiglia delle rosacee, che comprende le più importanti specie da frutto. Anche se alcuni caratteri sono comuni alle due specie, sono sicuramente maggiori le differenze che le caratterizzano e le identificano come due piante da frutto ben distinte. Vediamole insieme.
Nespole gialle e nespole invernali: le differenze
Un solo nome per due frutti ben diversi, non solo nell’aspetto e nel sapore, ma anche soprattutto per il periodo di raccolta. La nespola gialla, anche detta nespola giapponese, è tipica di questo periodo mentre la nespola invernale si raccoglie in autunno e si consuma in pieno inverno dopo averla lasciata maturare qualche settimana. La nespola giapponese è grande come un’albicocca ed è più o meno dolce a seconda del grado di maturazione, ma in generale caratterizzata da una nota acidula. Un pochettino più grande la nespola invernale che si presenta molto più simile ad una piccola mela, con la buccia marroncina e spessa e la polpa biancastra.
Come utilizzare le nespole in cucina
Sono dei frutti alleati della linea perché decisamente ipocalorici: sono ricchissime infatti di acqua e fibre. Quasi l’85% della polpa è acqua e questo fa sì che non superino le 30 calorie per 100 grammi. Ricche di caroteni e antiossidanti, sono frutti particolarmente delicati: gli urti sono la causa delle macchie nere che spesso si vedono sulla buccia delle nespole ma che non compromettono la loro qualità. Via libera quindi a spuntini freschi durante la giornata: le nespole si possono consumare con buccia o senza o ridotte in succo per arricchire di una nota leggermente acidula centrifugati ed estratti. Sono poi ideali per deliziose marmellate dolci ma anche per composte speziate da servire in accompagnamento a formaggi e carni. Le nespole gialle contengono grossi semi che non sono assolutamente edibili ma che se opportunamente trattati si prestano alla preparazione di un ottimo liquore, il nespolino, dal sapore simile al nocino. Dai fiori del nespolo giapponese invece si ottiene un ottimo miele.