Come conservare le erbe aromatiche fresche?
Chi ama stare dietro ai fornelli lo sa benissimo che delle erbe aromatiche non si può fare a meno: profumo, sapore e colore sono elementi determinanti per arricchire i piatti, sia dal punto di vista estetico sia da quello – ovviamente più importante – del gusto. In cucina, ogni pietanza richiede la sua erba aromatica in quanto, per esaltare i sapori, sarà necessario indovinare gli abbinamenti e le giuste dosi e proporzioni. Primi, secondi o contorni che siano, le erbe aromatiche svolgono il loro dovere, facendo – come si suol dire – l’utile ed il dilettevole. Infatti, se esse da un lato regalano gioie ai palati, dall’altro sono anche alleate della salute, in quanto il loro impiego consente di ridurre notevolmente l’uso del sale, non rinunciando a piatti saporiti e anche belli da vedere. È anche vero, però, che le erbe aromatiche per essere determinanti nel trionfo del gusto, devono essere fresche e profumate: quindi, è chiaro che sarebbe bene averne una scorta da parte per utilizzarle non appena necessario ma – essendo particolarmente delicate – spesso, seccano e così il loro impiego in cucina non dà assolutamente i frutti sperati. Ecco perché abbiamo deciso di fornirvi una guida pratica su come conservare le vostre erbe aromatiche per ottenere sempre i migliori risultati, per il palato e per la vista.
Ma, prima, cerchiamo di capire quali sono le erbe aromatiche più apprezzate in cucina dagli chef per esaltare il gusto dei piatti.
Erbe aromatiche ai fornelli: quali scegliere?
Impariamo ad apprezzarle e ad utilizzarle per la preparazione di ogni pietanza (dagli antipasti ai primi, dai secondi ai contorni). In giardino o balcone sotto forma di piantine, in dispensa nella variante secca: ecco le migliori erbe aromatiche che non devono mai mancare ai fornelli in ogni stagione e da conservare sempre fresche.
Basilico
Il basilico è meglio conservarlo in un bicchiere d’acqua a temperatura ambiente. Se si conservano in frigorifero, le foglie di basilico scoloriscono e perdono il loro freschissimo aroma. È usato per insaporire pizze, zuppe, stufati, piatti a base di pomodoro, carne, selvaggina, pesce, piatti a base di uova, burro e per preparare il gustoso pesto alla genovese.
Alloro
Ottima erba aromatica da utilizzare per la preparazione dei secondi a base di carne, pesce e pollame.
Borragine
Tra le erbe selvatiche, le foglie di borragine hanno un sapore simile al cetriolo, per questo possono insaporire le insalate, le zuppe o gli stufati.
Prezzemolo
Le foglie di prezzemolo vengono utilizzate nelle zuppe, insalate, salse, formaggi, secondi piatti di pesce e contorni sfiziosi.
Finocchio
Il finocchio viene utilizzato per la preparazione di piatti a base di pesce, zuppe, stufati e vengono utilizzate crude anche in insalata o al vapore.
Lavanda
La maggior parte della lavanda viene utilizzata per profumare, ma può essere utilizzata anche per preparare i piatti a base di carne di maiale, pesce e pollo.
Origano
Ottima erba aromatica utilizzata per insaporire le bistecche ed il petto di pollo o di tacchino cucinato alla piastra o alla griglia.
Menta
La menta viene spesso utilizzata per la preparazione di piatti di carne di vitello, agnello e maiale, nonché bevande, gelatine, dessert e gustosi gelati.
Timo
Il timo può essere usato fresco o secco. È utilizzato per la preparazione di zuppe, stufati, ripieni e piatti a base di pollame. Il suo sapore e il suo aroma non sono influenzati negativamente dalla cottura.
Conservazione delle erbe aromatiche: tutto quello che devi sapere
La delicatezza che caratterizza le erbe aromatiche è tale da poterle compromettere facilmente: quando vengono acquistate sfuse è facile che vadano a male in tempi molto brevi. Il loro prezzo, tra l’altro, è particolarmente elevato se paragonato agli altri alimenti ma – siccome se ne compra giusto qualche manciata – magari non balza all’occhio il fatto che siano molto care.
Per questo motivo, sarà opportuno adottare tutti gli accorgimenti necessari per conservarle bene e farle mantenere il più a lungo possibile. Per prima cosa, conservarle in contenitori appoggiati sulle dispense dei fuochi della cucina e lasciarle aperte, è una cattiva abitudine in quanto, essendo sensibili alla luce, alle temperature ed all’umidità e così esposte, le erbe aromatiche potrebbero seccarsi in modo molto veloce.
BARATTOLI: purchè siano di vetro o di latta, i barattoli rappresentano un buon metodo per conservare le erbe e mantenerle fresche più a lungo. È bene che vengano chiuse ermeticamente e riposte in luoghi asciutti, privi di umidità e non esposti alla luce.
FREEZER: qualora non servano nell’immediato, le erbe aromatiche possono essere congelate e scongelate al bisogno, in modo tale da evitare l’alterazione delle loro proprietà.
Munitevi di sacchetti adatti al congelamento e le operazioni da mettere in pratica sono rapide e semplici:
- lavate accuratamente le erbe aromatiche,
- tagliate le estremità ed asciugatele per bene affinché non restino umide,
- riponetele nei sacchetti e, poi, nel congelatore.
Potrete anche dividerle in monoporzioni da scongelare in base alla quantità di cui avrete bisogno.
Un altro metodo consiste nel seguire i primi passaggi sopra descritti e, dopo aver asciugato le erbe aromatiche, create un mazzetto ed avvolgetelo nella carta da cucina. Una volta arrotolate, bagnate il rotolo di carta ed inseritelo nei sacchetti, pronto per essere riposto nel freezer.
ESSICCAZIONE: questa è un’ottima opzione da valutare per mantenere le proprietà delle erbe aromatiche. In questo caso, si procede all’eliminazione dell’acqua in modo da impedire che esse siano facili prede di germi e batteri per periodi molto lunghi. Successivamente, si dovrà procedere all’essiccazione o grazie all’apposito strumento o, in mancanza di esso, o mettendo le erbe in forno oppure esponendole direttamente ai raggi solari. Terminata la fase di essiccazione, le erbe potranno essere messe sia sott’olio nei barattoli ed utilizzate non appena ce ne sarà bisogno al fine di insaporire le pietanze.
SOTT’OLIO: la conservazione sott’olio va più che bene sia per le erbe fresche sia per quelle già sottoposte a processo di essiccazione. Nel caso in cui optiate per quelle fresche, procedete lavandole, asciugandole ed eliminando le foglie più malandate. Tagliate le erbette e mettetele in un apposito barattolo all’interno del quale dovrete aggiungere olio extravergine di oliva fino a quando non saranno coperte di liquido.
Tenete sempre in considerazione che la loro durata non è particolarmente lunga al contrario di quella delle erbe essiccate che seguono lo stesso procedimento che si conclude mettendole sott’olio.
Controindicazioni del cavolfiore bianco
Qualora vengano riscontrate insufficienze di iodio, attenzione ad eccedere nel consumo del cavolfiore che tende ad inibirne l’assorbimento. Per chi soffre di tiroide, è assolutamente sconsigliato consumarne grandi quantità dato che ostacolano il lavoro della ghiandola endocrina. Attenzione anche al colon irritabile: gonfiore e meteorismo sono le conseguenze immediate se si consuma l’ortaggio pur soffrendo di colite.
Cavolfiore bianco: curiosità
- La maggior parte delle proprietà benefiche del cavolfiore è contenuta nelle sue “figlie” che, di solito, non vengono consumate
- È un ortaggio che resiste alle basse temperature
- I suoi benefici sono ottimizzati se cotto in pochissima acqua, al vapore o stufato
- Lessarlo contribuisce alla dispersione delle sostanze nutritive nell’acqua.