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Curiosità e benefici dei piselli

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I legumi sono oramai considerati un vero e proprio superfood. Infatti i piselli, quando abbinati ai cereali come il riso – si pensi al famoso piatto veneto “Risi e bisi”! – donano all’organismo una miscela proteica di valore comparabile a quella delle proteine animali. In passato questo abbinamento veniva definito saggiamente “la carne dei poveri”. Sono una vera e propria fonte di fibre, proteine, vitamine, calcio, ferro, magnesio. Rafforzano l’organismo per via dell’alta presenza di vitamina C e fortunatamente non contengono colesterolo.

La loro origine arriva da molto lontano: dalla Mesopotamia, e poi si diffusero nella dieta di greci e romani arrivando fino a noi. Il frutto del pisello è composto dal baccello, che nasconde e protegge fino a 12 semi, ovvero la parte edibile da tutti conosciuta. Oltre ad essere ricchi di acqua (praticamente il 75%) e decisamente ipocalorici rispetto a tutti gli altri legumi, danno un forte senso di sazietà. Caratteristica molto interessante per chi sta pensando di rimettersi in forma e fa fatica a resistere a tavola.

I benefici del color verde pisello

Non è cosa per tutti poter vantare di aver dato il nome ad una tonalità di verde. Esattamente il verde pisello. Ci sono due sostanze nutrienti che accomunano tutti gli ortaggi verdi: il magnesio e l’acido folico. Il magnesio è parte della molecola della clorofilla e nell’uomo contribuisce al normale funzionamento del metabolismo energetico, del sistema nervoso e di quello muscolare, e alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento. L’acido folico, invece, oltre a essere utile durante i primi mesi della gravidanza, contribuisce alla normale funzione del sistema immunitario.

Simbolo di felicità e fortuna, e tante altre curiosità.

Dalla lontana Cina arriva la credenza che i piselli siano simbolo di felicità e fortuna. Seminavano grano e piselli in dei vasi di porcellana nella notte del settimo giorno della settima luna, quando poi gli steli erano cresciuti li legavano con nastri di seta rossa e blu. Questo rito di buon auspicio era chiamato “Piantare il principio della vita”.  E dai riti della lontana Cina arriviamo al diciannovesimo secolo. Gregor Mendel, biologo e matematico conosciuto come padre della genetica, si servì delle varietà di Pisum sativum (pianta del pisello) per condurre i suoi esperimenti. Egli coltivò e analizzò per circa sette anni circa 28.000 piante di piselli per arrivare alla formulazione delle tre Leggi dell’ereditarietà di Mendel.

E dato che è impossibile contenere la vita, nell’ultimo secolo si sono sviluppate anche altre varietà, come le taccole e i mangiatutto, caratterizzate da un baccello piuttosto tenero e quindi gradevole al palato. Questi tipi devono essere raccolti precocemente perché il seme all’interno non deve essere ancora completamente sviluppato.

I piselli sono eccezionalmente versatili e utilizzati per qualsiasi tipo di portata: crudi o cotti, secchi o in farina, anche nelle ricette dolci grazie al loro sapore zuccherino. Oltre ad essere usati in cucina, vengono impiegati anche in cosmesi, tanto è vero che vengono probabilmente vi è già capitato di provarli nelle maschere di bellezza per la pelle, rassodanti e tonificanti.

Non dimentichiamo che il pisello è anche protagonista della fiaba “La principessa sul pisello” scritta dal danese Andersen nel 1835 e diventata il simbolo del modo di dire “l’apparenza inganna”. Ci siamo chiesti perché e probabilmente il motivo è proprio da ricercarsi nella sua natura: sembra solo un semplice piccolo legume gustoso e invece è un vero e proprio piccolo tesoro.