La mela Altoatesina – Elisir della salute
Il detto “una mela al giorno, leva il medico di torno” è tanto antico quanto veritiero e, anche se ormai inflazionato, continua ad essere testimone di realtà e di un’ottima abitudine alimentare. La mela è la regina della tavola e, storicamente e non a caso, viene indicato come il frutto della tentazione. Alleate della salute, le mele – se consumate regolarmente – determinano sull’organismo una serie di benefici importanti ed irrinunciabili.
Si tratta di frutti ipocalorici, il cui consumo è fortemente consigliato sia nei regimi alimentari dietetici (grazie alle sole 50 calorie per 100 grammi di prodotto edibile), sia per le persone affette da diabete perché garantiscono l’azione di riequilibrio delle quantità di zucchero presenti nel sangue.
Non solo, la rotonda e colorata mela ha anche poteri antitumorali ed antiossidanti, contribuisce a regolarizzare la pressione e “tende la mano” al cuore, alla cute, ottimizza i processi digestivi e contribuisce a garantire la salute del cervello. Insomma, le sue proprietà benefiche consegnano alla mela la fascia di “Miss Italia” della fruttiera e la investono del ruolo di rappresentante nazionale, data anche la sua capillare diffusione sul territorio dello stivale che la incorona anche “frutto delle tante varietà”, nonostante abbia una forte identità, riconosciuta nazionalmente: quella Alto Atestina.
Mele: la versatilità in cucina
Crude o cotte, servite come frutta o come dessert, utilizzate nella preparazione di primi e secondi, come contorno succoso o, ancora, per centrifugati energizzanti e dimagranti e per tante, tante altre preparazioni.
In cucina, insomma, vince la versatilità delle mele che regala sapori diversi per ogni piatto e conferma la forte personalità del frutto. Chiaramente, “ad ogni piatto la sua mela” verrebbe da dire, in quanto a seconda della prelibatezza da portare in tavola viene abbinata una determinata varietà. Per esempio, se le mele caratterizzate dalla croccantezza della polpa sono ottime per essere consumate al naturale, è vero che quelle dal sapore più aspro sono consigliate per piatti che mirano a valorizzare i sapori freschi; ancora, se di consistenza farinosa, le mele sono perfette per i piatti che richiedono la loro cottura.
Quelle che lasciano in bocca la dolcezza, ovviamente saranno eccezionali se impiegate per la preparazione di torte e trovano la loro più alta celebrazione nella realizzazione dello strudel. Ma, a questo punto, scopriamo insieme quali sono le varietà di mele che si possono trovare in Italia e per cosa si differenziano tra loro.
Mele: l’Italia e la produzione delle numerose varietà del frutto della salute
Frutto “sempreverde”, la mela è presente sulle tavole italiane per 365 giorni all’anno con varietà diverse. Rosse, verdi e gialle o dalla buccia dalle diverse sfumature, questi frutti della salute, a seconda della provenienza, della consistenza e del sapore, vengono classificati diversamente. Conosciamo le varietà più diffuse, partendo dalla patria indiscussa per la produzione di mele, il territorio dell’Alto Adige, regione nella quale il frutto si trasforma in “elisir”.
- MELA ANNURCA: è la mela meridionale per eccellenza, coltivata nelle regioni del Sud Italia, in primis in Campania. Quasi bordeaux nel colore, è caratteristica per il suo sapore dolce, ma al contempo dal retrogusto acidulo. Per assaporare la mela Annurca avrete tempo dagli ultimi giorni settembrini fino ad aprile/maggio.
- MELA RENETTA: il suo nome le rende giustizia e la incorona regina, significato italiano del suo nome francese “Reine”. Grande e gialla, vanta una polpa eccezionalmente saporita ma non troppo zuccherina che la porta nelle pasticcerie di tutta Italia per la preparazione dei dolci. Nasce in montagna ed è la protagonista della Val di Non dove si trasforma in strudel e frittelle e domina la tavola del periodo autunnale.
- MELA GOLDEN DELICIOUS: l’Alto Adige è la terra di diverse varietà di mela, tra cui anche questa che risulta essere la più diffusa in assoluto, non solo in Italia ma anche nel resto del mondo. La sua polpa è inconfondibile: dolce, succosa e croccante, è apprezzata per lo più cruda ma si presta bene alla cottura. Dalle eccezionali proprietà diuretiche, contrasta i radicali liberi ed è amica della pelle.
- MELA BREABURN: nel cuore della Valtellina, troviamo questa mela veramente croccante e con la buccia verde e gialla, caratterizzata da qualche colpo di colore rossastro. Generalmente prediletta tra le diverse varietà perché ottima per la cottura, la Breaburn appare soda e abbastanza gustosa.
- MELA FUJI: Sempre in Lombardia, in Valtellina, troviamo la varietà Fuji, di origine giapponese. Espressione delle diverse tonalità del rosso, la Fuji è una mela succosa dalla polpa croccante e soda che solletica le papille gustative con un retrogusto acidulo.
- MELA GRANNY SMITH: è la mela verde per antonomasia che arriva dal Canada ed ha trovato spazio sempre tra le maggiori coltivazioni trentine e del valtellinese. La Granny Smith è un concentrato di energia e il suo sapore un po’ aspro ed acidulo la rende perfetta per essere abbinata alle insalate e si sposa benissimo con i sorbetti.
- MELA PINK LADY: Tra le più dolci in circolazione, la varietà Pink Lady rappresenta la novità tra le diverse tipologie di mele. Chiamata così per le caratteristiche sfumature rosa, questa varietà è particolarmente croccante. Dal gusto dolce è ottima per ogni tipo di preparazione.
- MELA ROYAL GALA: varietà che nasce in Nuova Zelanda, dal tipico colore rosso, interrotto da sfumature gialle e la buccia sottile lascia spazio ad una polpa dal sapore così dolce, tale da renderla la preferita per la realizzazione di frullati. Ha un aroma caratteristico ed è facilmente riconoscibile per il suo gusto zuccherino ma naturale testimone di genuinità. In questo caso, l’Alto Adige detiene la palma d’oro della produzione e sul podio sale la Valtellina che non si smentisce.
- MELA RED DELICIOUS: varietà rossa e caratterizzata dalla buccia cerosa, le sue maggiori coltivazioni si trovano sia nella fruttuosa e produttiva Lombardia, sia nella patria Alto Atesina. Dalla polpa chiara, regala un sapore dolce in contrasto con il retrogusto acidulo che la rende unica nel suo genere.
Accuratamente selezionate e garanzia di qualità: sono le mele del marchio Elisir
Hai presente una distesa di frutta fresca, saporita e della quale ne è garantita la qualità? Riesci ad immaginare una vasta scelta di prodotti genuini e salutari che, però, siano anche convenienti? Bene, tutto questo si sintetizza in un’unica parola: “Elisir”.
Più nello specifico, si tratta di un’ampia gamma di prodotti ortofrutticoli accuratamente selezionati e provenienti da aziende di fiducia che mirano ad esaltare la freschezza dei prodotti, il loro sapore e chiaramente la loro qualità. Anche sulle mele, “Elisir” propone solo varietà eccezionali per sapore e freschezza. Si tratta di frutti certificati e che arrivano sulle tavole dei consumatori direttamente da filiera controllata. Anche con “Elisir”, Cedior seleziona accuratamente i partner da coinvolgere per arricchire di colore e gusto le tavole degli italiani, fattore che ha permesso a questo brand di consolidare la sua presenza nel settore della distribuzione, grazie all’interpretazione dei bisogni ed alla valutazione delle reali necessità dei vari attori che operano nel settore agroalimentare.
L’arma vincente di “Elisir” è il rapporto costante e diretto sia con i propri clienti sia con i produttori.
“Cedior” e “Vog”: il Trentino Alto Adige firma la qualità delle mele
Attraverso il marchio Elisir, Cedior non solo si occupa di selezione e distribuzione dei migliori prodotti ortofrutticoli, ma è anche molto attenta alle fasi di ricerca e sviluppo e persegue l’obiettivo di garantire un’eccezionale varietà di prodotti che possano coprire le richieste dei clienti consumatori e “strizzare” l’occhio alla sostenibilità ed al rispetto della natura. E’ inoltre opportuno sottolineare che la produzione di “Elisir” avviene in un contesto in cui si crea una rete con le aziende agricole che fanno parte di VOG, il Consorzio delle Cooperative Ortofrutticole dell’Alto Adige, con particolare riguardo alle mele più buone d’Italia. Il consorzio Trentino, che vanta una storia lunga più di cent’anni, conta 5.000 produttori che realizzano un raccolto tra le 550.000 e le 600.000 tonnellate di frutta pregiata di altissima qualità e ottimo sapore.
E anche loro a settembre hanno dato il via alla raccolta delle mele, determinante sia per il marchio “Elisir”, sia per la qualità Premium di “Cedior”. Questi nomi, identificativi di marchi certificati e di alta qualità, sono garanzia di prodotti sempre freschi e genuini. Nello specifico, controllano anche la qualità dei processi che portano la frutta – fresca o trasformata in suoi derivati – dal produttore al consumatore.
Insomma, conclusivamente, “Elisir”, “Cedior” e “Vog sono il biglietto da visita della produzione e distribuzione delle famose – per bontà e freschezza – mele dell’Alto Adige.