Coltivare in montagna
Segreti per vincere l’altitudine e coltivare prodotti squisiti
Ad alta quota le temperature sono basse e, soprattutto nella stagione invernale, oseremmo dire che sono “da brividi”. La montagna è bellissima da vivere e la purezza dell’aria è davvero un toccasana per la salute e la celebrazione del trionfo dell’immensità. Per chi risiede sulle alture, oltre ad avere il privilegio di un panorama mozzafiato che domina su tutto il resto, c’è anche un altro vantaggio: prodotti eccezionali e squisiti da assaggiare e da utilizzare per la realizzazione di piatti tradizionali dal sapore di montagna.
Certo, avviare un’attività di coltivazione in montagna sicuramente non è Il primo pensiero per creare un business perché, ovviamente, si pensa alle difficoltà dovute sia alle basse temperature, al gelo invernale e – tra le altre cose – anche al fatto che probabilmente i terreni di montagna non siano certo predisposti ad una buona fertilità. E, quindi, si pensa che i raccolti saranno scarsi, le coltivazioni non sopravviveranno al periodo invernale ed alla neve, il freddo non renda possibile curare i prodotti della terra e, anche, il fatto che bisognerebbe accontentarsi di piccole porzioni di suolo montano sulle quali non si potrebbe neanche intervenire con mezzi meccanici.
Quindi, ciò significherebbe rimboccarsi le maniche e provvedere manualmente alla cura ed alla raccolta dei frutti, affinché i prodotti raggiungano lo stato di maturazione e possano essere raccolti, apprezzati e, quindi, anche venduti. Sicuramente queste sono osservazioni giuste e sensate, ma non del tutto valide: infatti, se effettivamente la produzione industriale non affonda le sue radici nei terreni delle suggestive alture, è anche vero che, per gli amanti della montagna e dei prodotti freschi e genuini, non tutto è perduto.
Anzi … pensare di realizzare un piccolo orto significa avere l’ambizione di riuscirci davvero! E noi ti assicuriamo che tutto ciò è possibile; certo non basterà uno schiocco di dita, ma la soddisfazione che si avrà non appena i frutti della terra cresceranno sarà davvero impagabile ed immensa. Allora, non ci resta che valutare da dove partire, come fare per avviare delle coltivazioni in montagna, cosa preferire per il proprio orto e come gestirlo fino al momento in cui darà i suoi frutti.
Basta nutrire la passione e tutto sarà certamente più semplice!
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Coltivazioni da montagna – Cosa fare?
La prima cosa a cui pensare se si vuole coltivare in montagna è il terreno che ospiterà semi, piante e frutti. Ovviamente sarà necessario testarlo e cercare di capire se c’è o meno la predisposizione alla fertilità. Altra cosa a cui pensare è se si vuole avviare una coltivazione per piacere oppure per lavoro: se nel primo caso i tentativi sono ammessi, nel secondo – a fronte di eventuali investimenti – bisognerà tenere d’occhio la situazione e gestire i costi con una precisa programmazione nella quale vengano, a priori, definiti gli obiettivi da raggiungere.
Nel caso in cui si voglia trasformare la passione in una piccola azienda (anche a conduzione familiare) bisognerà valutare la possibilità di creare una sorta di rete “solidale” con le altre aziende della zona. Per ovviare ad ogni problema, il consiglio è quello che – almeno nella fase iniziale – sarà opportuno dedicarsi alla vendita diretta degli alimenti prodotti in modo tale da ottimizzare i guadagni.
Un’altra considerazione da fare preventivamente riguarda la convenienza di una sola coltivazione specializzata e magari tipica del posto oppure la valutazione di coltivazioni di prodotti diversi. Attenzione però: altro aspetto da approfondire dovrà essere relativo agli obiettivi da raggiungere a seconda della zona che ospiterà la coltivazione. Bisognerà, quindi, partire da un interrogativo: “la sua vocazione è turistica, residenziale o commerciale?”. Certamente, qualora attirasse turisti sarebbe perfetto prevedere la possibilità di fare assaggiare prodotti freschi e genuini.
Allora, in questo caso, la “rete solidale” intessuta con B&B, ristoranti, stazioni sciistiche e quant’altro, sarà fondamentale per promuovere anche la propria attività di business.
Fatte queste – seppur lunghe – necessarie premesse è arrivato il momento di spiegare quali sono i prodotti da coltivare in montagna e che garantiscano una maggiore probabilità di successo.
Come garantire lo sviluppo di coltivazioni adatte alla montagna?
- Valutazioni: Il problema principale delle coltivazioni in montagna, ovviamente, è il freddo e, soprattutto, le temperature minime che sono davvero troppo rigide per qualsiasi pianta orticola. Una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere ad apposite serre, ma bisognerebbe anche mettere in conto gli eccessivi costi per una piccola produzione di ortaggi.
- Serre fredde e pacciame: Quindi, gettonati ed utili potrebbero essere i tunnel freddi dove le coltivazioni sarebbero protette. Il ricorso allo spargimento di pacciame naturale contribuisce al mantenimento dell’umidità nel suolo e riduce il rischio che possano nascere le piante infestanti, che comprometterebbero le coltivazioni.
- Esposizione a sud: sarà necessario che l’esposizione dell’orto sia indirizzata verso il sud in modo tale che le coltivazioni vengano “baciate dal sole” ma, al contempo, siano protette dai venti provenienti da nord.
- Coltivazioni rapide: ovviamente sarà bene optare per colture che raggiungano velocemente la maturazione e che siano robuste e resistenti, oltre che tipicamente invernali.
- Soluzioni antigrandine: per una ulteriore protezione sarà opportuno coprire le coltivazioni con specifici teli che riparino dalla grandine e che mantengano una temperatura più adeguata possibile.
Cosa sarà preferibile coltivare in montagna?
Come ogni area territoriale, anche la montagna ha le sue cose “tipiche” ed ovviamente più facilmente coltivabili considerando sempre la morfologia del terreno. Ed allora, scopriamo insieme quali sono gli ortaggi che meglio sopravvivono alle temperature più rigide. Si parte da patate, cipolle, cavoli, pomodori, zucchine, fagioli, fagiolini, rape, e porri.
Un cenno a parte riguarda le spezie, odori che contribuiscono a rendere speciali i vari piatti: via libera alla Melissa, menta e canapa. Anche i frutti di bosco e lo zafferano si aggiudicano la targa di “frutti resistenti all’inverno “, così come i fiori di camomilla, lavanda e rosa canina.
Orto montano: tutto ciò che si può coltivare
- Patate: resistenti e robuste, risultano più che adatte alle coltivazioni montane, purché cercano su un terreno caratterizzato da ottimo drenaggio.
- Insalate: reggono bene il freddo ed anche in questo caso il terreno deve necessariamente essere drenato per bene ed anche argilloso.
- Cavolo verza e cappuccio: 24 mesi di cura per i cavoli che necessitano di terreni freschi.
- Carota, porro, lattughe: anche l’ortaggio arancione si adatta bene ai terreni montani purché essi siano profondi e perfettamente drenati. Il porro si mantiene bene anche con le temperature fredde e le lattughe sono le “sempreverdi” delle ortive.
- Broccoli: vanno benissimo per l’orto montano perché particolarmente resistenti al freddo inverno.
In realtà, a parte quelle che abbiamo indicato, le coltivazioni orticole non finiscono qui ma se ne contano altre, tra cui anche l’aglio e la cipolla, che si adattano alle temperature fredde con grande flessibilità. Ora che sei a conoscenza di tutti i segreti per realizzare un vero e proprio orto montano, non ti resta che prendere tutto l’occorrente e cominciare a sondare il terreno per far trapiantare le tue coltivazioni.
Ortaggi resistenti al freddo? Tutti presenti! Dai il via alla tua sfida e crea il tuo orto da montagna!